La città educante: portare la scuola fuori dalla scuola

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Una scuola senza pareti, destrutturata e fluida come la realtà dentro la quale è immersa. Una scuola che sperimenta nuovi strumenti didattici ascoltando i luoghi, le loro domande inevase, i loro conflitti. Un modello di insegnamento che inverte il processo di apprendimento: l’allievo è portatore di conoscenza, non “consumatore” passivo, i docenti non sono “dispensatori” di sapere ma facilitatori.

Ne parleranno Paolo Mottana e Giuseppe Campagnoli, autori del libro “La città educante. Manifesto dell’educazione diffusa” nella serata che l’Osservatorio Biellese Beni Culturali e Paesaggio organizza venerdì 8 marzo, dalle 21, nella sua sede a Palazzo La Marmora.

Modererà il dialogo con gli autori Giuseppe Paschetto, il “prof” biellese che è tra i dieci migliori insegnanti al mondo oggi candidati al Global Teacher Prize che sarà assegnato a fine marzo a Dubai.

«L’Osservatorio Biellese Beni Culturali e Paesaggio» spiega la presidente Patrizia Garzena «vuole offrire con questa serata un spunto di riflessione non solo a chi in qualche modo è coinvolto nel mondo della scuola, ma anche ai decisori, a quanti hanno un ruolo nel far sì che i luoghi in cui viviamo siano quello che vediamo. Pensare a una città che educa, significa porsi il problema di riprogettarne gli spazi, affrontarne la gestione in chiave strategica con una visione che superi la dimensione della pur doverosa “manutenzione ordinaria”. La nostra intenzione è che sia una serata per “pensare fuori dagli schemi”, partendo dalla scuola ma per allargare lo sguardo alla comunità e al suo futuro».

Il volume illustra una “seconda via” all’istituzione scolastica attuale. La sua tesi è che si debbano rimettere bambini e ragazzi in circolazione nella società che, a sua volta, deve assumere in maniera diffusa il suo ruolo educativo e formativo. La scuola pensata come una base, un portale ove organizzare attività che devono poi realizzarsi nel mondo reale, tramite un progressivo adeguamento reciproco delle esigenze delle attività pubbliche e private interessate, degli insegnanti e dei ragazzi e bambini stessi, mettendo a punto gli strumenti urbanistici, viabilistici, legislativi e educativi, in senso stretto, per raggiungere lo scopo.

Per informazioni e aggiornamenti sulla serata info@osservatoriodelbiellese.it oppure @osservatoriobiellesepaesaggio su Facebook

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