La partecipazione può avere l’aspetto giocoso di una passeggiata in un pomeriggio di maggio, col cielo biellese che minaccia pioggia ma la voglia di stare insieme e, insieme, di far sentire la propria voce sul paesaggio che abitiamo.
Domenica 15 maggio 2022 la campagna EST-Urbano dell’Osservatorio del Biellese Beni Culturali e Paesaggio si è trasformata in “Fiorire Deserti”, un’esplorazione di sensibilizzazione per capire, sentire e immaginare gli spazi a est della città, organizzata, in modo entusiasta e impeccabile, dalla Parrocchia di San Paolo.
Tre i gruppi che sono stati accompagnati lungo un percorso in quattro tappe, dal parcheggione di via Cernaia fino al fondo alla via Carso, nel giardino a ridosso della Stazione San Paolo. All’ultima fermata ai partecipanti – adulti e bambini – è stato chiesto di compilare un questionario che farà da supporto alle prossime tappe del processo partecipativo di cui la passeggiata è stato l’esordio. I narratori-guida della giornata sono stati Pier Giorgio Clerici, Emilio Casoli, Roberta Antonelli mentre l’accoglienza all’ultima tappa è stata affidata a Marco Secchia. Tanti i volontari coinvolti nella giornata e a ciascuno di loro va il nostro grazie.
Grazie a tutti coloro che hanno partecipato e, insieme agli organizzatori, hanno accettato di mettersi in gioco, ognuno con la propria esperienza e competenza, per riflettere e immaginare insieme una città possibile. Chi abita un paesaggio è l’esperto più importante di un dato luogo, quello che andrebbe sempre chiamato in causa e sentito perché è l’unico a poter portare nella progettazione di uno spazio, un punto di vista unico e insostituibile.
«E’ necessario rovesciare radicalmente la gerarchia della progettazione dei luoghi: partire sempre dalla vita delle persone, dedicarsi poi allo spazio pubblico e condiviso e, solo alla fine, agli edifici, gli ultimi cui dovremmo prestare attenzione»
Jan Gehl, urbanista, in Making cities for people






